DIARIO DI BORDO:
La luce del sole si fa sempre più intensa ad ogni passo, vi state lasciando dietro il folto della foresta, sculture di “spazzatura” salutano il vostro passaggio.
Uscite dalla “Foresta dei Resti” e dopo poco davanti a voi una nuova sfida: un impetuoso fiume scorre veloce davanti a voi bloccando la strada.
Dovete in qualche modo superarlo, altri lo hanno attraversato lasciando le loro orme sulla riva ma sarà stata la scelta giusta...? Volete seguire le orme di altri o forse è meglio cercare altri guadi, lasciando altre orme, creando nuove strade?
Continuando a ragionare sugli spunti essenziali proposti da Papa Francesco ci imbattiamo più volte nel concetto inalienabile del valore inestimabile di ogni creatura, sia essa un essere umano, un animale, un vegetale, o un qualunque altro componente degli ecosistemi terrestri. Ogni creatura, proprio perché creata, è degna di rispetto e di riconoscenza, possedendo in sé il senso intrinseco del creato e del suo Creatore, e (non da ultimo) interdipendendo necessariamente una dall’altra.
L’Ecologia proposta “nelle sue diverse dimensioni, integra il posto specifico che l’essere umano occupa in questo mondo e le sue relazioni con la realtà che lo circonda”; è pertanto da intendersi come armonia, comunione, attenzione alla destinazione dei beni comuni (intesi non come un possesso ma come un qualcosa che utilizzo per ciò che mi è necessario pensando a chi è accanto a me e verrà dopo di me). Perché non si può prescindere dall’Uomo e dall’umanità.
“Non ci sarà una nuova relazione con la natura senza un essere umano nuovo. Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia. […]
(LAUDATO SI' n° 118)
...ogni creatura ha una funzione e nessuna è superflua. [...]
(LAUDATO SI' n° 84)
… Per questo, possiamo essere testimoni muti di gravissime inequità quando si pretende di ottenere importanti benefici facendo pagare al resto dell’umanità, presente e futura, gli altissimi costi del degrado ambientale. [...] (LAUDATO SI' n° 36)
… Poiché tutte le creature sono connesse tra loro, di ognuna dev’essere riconosciuto il valore con affetto e ammirazione, e tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri. [...]
(LAUDATO SI' n° 42)
un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale per ascoltare tanto il grido della terra quando il grido dei poveri. [...]
(LAUDATO SI' n° 49)
...c’è bisogno di costruire leadership che indichino strade, cercando di rispondere alle necessità delle generazioni attuali includendo tutti, senza compromettere le generazioni future. [...]
(LAUDATO SI' n° 53)”.
Ricordandoci quindi che ogni creatura ha una sua funzione e lo stesso altissimo valore e che le risorse sulla Terra sono finite e vanno gestite con uno sguardo agli altri e alle generazioni future, questa tappa de La Cerca dei 100 giorni ci ha fatti interrogare su quale e quanto grande sia il segno che lasciamo sulla terra, cioè che impronta ecologica abbiamo sulla base dei nostri stili di vita, tante volte dettati più da comodità ed abitudini che da motivate necessità.
Con l’aiuto di uno degli strumenti [1]online a disposizione ogni partecipante ha calcolato la propria impronta ecologica, ricevendo alla fine del test il numero di tonnellate di anidride carbonica immesse nell’ambiente con il proprio stile di vita.
Questo ci ha permesso di vedere concretamente in che modo abitiamo la Terra e di toccare con mano in che misura il nostro comportamento - ogni piccola cosa - influisca su di essa. E poiché si può migliorare solo ciò che si conosce e si misura, ma la presa di coscienza ci impone un cambio di rotta, il prossimo passo sarà per forza metterci in gioco per ...fare la nostra parte!
[1] https://www.wwf.ch/it/vivere-sostenibile/calcolatore-dell-impronta-ecologica